Autore: Roberta Fanara

  • Instagram lancia Edits: una nuova era per il content editing

    Instagram lancia Edits: una nuova era per il content editing

    Nel mondo digitale, il tempo è tutto. I contenuti si consumano in pochi secondi e la differenza tra uno scroll e un’interazione reale passa spesso dalla qualità del montaggio video. Per questo motivo, la nuova app Edits, lanciata da Instagram, rappresenta una vera rivoluzione per chi crea contenuti ogni giorno.
    Noi di Orma Strategie Digitali la stavamo aspettando per testare le sue capacità.


    Cos’è Edits e perché cambia le regole del gioco

    Come già avevamo anticipato in uno dei nostri caroselli di “Social Updates”, Edits è la nuova app stand-alone di Instagram dedicata all’editing video: intuitiva, pensata non solo per i creator ma anche per i brand. Permette di tagliare, montare, sincronizzare con audio, aggiungere effetti e pubblicare direttamente su Reels.

    La forza di Edits risiede non solo nelle sue funzionalità, ma anche nella sua integrazione diretta con la piattaforma Instagram. Questa connessione consente un flusso di lavoro semplificato, dalla fase di creazione alla pubblicazione del contenuto. Per chi gestisce la produzione di contenuti sui social, questa dinamica può contribuire a ridurre i tempi operativi, migliorare la qualità dell’output e mantenere una maggiore coerenza visiva con l’identità del brand.

    Un’opportunità per i brand (e per chi li guida online)

    In Orma sviluppiamo strategie digitali in cui ogni contenuto ha un obiettivo preciso nel funnel. L’arrivo di Edits ci permette di:

    • velocizzare la produzione di video ottimizzati per Instagram
    • mantenere un tone of voice visivo coerente con l’identità del brand
    • sperimentare nuove forme narrative, con montaggi fluidi e dinamici
    • ottimizzare i contenuti in tempo reale, senza passaggi esterni

    Non è solo una nuova app, è un cambio di prospettiva: creare direttamente dentro la piattaforma per parlare in modo più efficace al proprio pubblico.

    Perché Edits è una svolta per chi lavora con noi

    Il nostro approccio è sempre stato quello di costruire strategie su misura, partendo dagli obiettivi e scegliendo di volta in volta gli strumenti più efficaci. L’inserimento di Edits nel nostro toolkit ci consente di proporre:

    • contenuti ancora più coinvolgenti
    • una maggiore rapidità nella realizzazione dei piani editoriali
    • un editing all’altezza delle aspettative social di oggi

    E soprattutto, ci permette di dare più spazio alla creatività, senza compromessi tecnici o limiti operativi.


    In conclusione

    Con Edits, Instagram non ha solo lanciato un’app: ha alzato l’asticella delle aspettative su cosa può (e deve) essere un contenuto video oggi.

    Noi di Orma Strategie Digitali siamo pronti a portare questa innovazione dentro ogni progetto, rendendo i contenuti non solo belli da vedere, ma strategici per raggiungere gli obiettivi di ogni brand.

  • SEO nel 2025: le regole di Google e come ottimizzare il tuo sito

    SEO nel 2025: le regole di Google e come ottimizzare il tuo sito

    Google cambia, l’algoritmo si evolve e chi vuole dominare i risultati di ricerca deve aggiornarsi costantemente: ed è proprio quello che facciamo noi di Orma tenendoci aggiornati sulle ultime novità SEO. Fin dal suo inizio, questo 2025 ha portato con sé nuove dinamiche SEO che premiano la qualità dei contenuti, l’esperienza utente e l’intelligenza artificiale.
    Quindi ecco cosa devi sapere per ottimizzare il tuo sito e mantenere (o conquistare) le prime posizioni su Google.


    L’era della Search Generative Experience (SGE)

    Google sta integrando sempre più l’intelligenza artificiale nei risultati di ricerca attraverso la Search Generative Experience (SGE). Questo significa:

    • Risultati di ricerca più interattivi e basati sull’AI.
    • Maggiore rilevanza per contenuti strutturati, chiari e affidabili.
    • Un focus sull’esperienza utente per fornire risposte dirette e contestualizzate.

    Che soluzioni adottare: Ottimizza i tuoi contenuti per rispondere in modo chiaro e autorevole alle domande degli utenti. Usa formati come FAQ e tabelle di confronto per rendere le informazioni facilmente accessibili da tutti.

    L’importanza dell’E-E-A-T: esperienza, competenza, autorevolezza e affidabilità

    Google continua a rafforzare il concetto di E-E-A-T (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness) per valutare la qualità dei contenuti pubblicati. Oltre alla competenza e all’autorevolezza, infatti, ora conta anche l’esperienza diretta dell’autore.

    Che soluzioni adottare:

    • Pubblica contenuti scritti da esperti o con esperienze documentabili.
    • Usa dati, case study e testimonianze per dimostrare affidabilità.
    • Cura la tua brand authority con backlink di qualità e citazioni da fonti autorevoli.

    SEO tecnica: velocità, Core Web Vitals e indicizzazione

    I Core Web Vitals sono ancora fondamentali per la SEO. Google premia siti veloci, con una buona esperienza mobile e privi di elementi invasivi.

    Che soluzioni adottare:

    • Ottimizza i tempi di caricamento con immagini leggere e un hosting performante.
    • Elimina gli interstitials invasivi che peggiorano l’esperienza utente.
    • Assicurati che il tuo sito sia mobile-friendly e ben strutturato per l’indicizzazione.

    Contenuti long-form e SEO semantica

    Google punta sempre più sulla comprensione semantica dei contenuti piuttosto che sulle singole parole chiave. I testi lunghi e ben strutturati, con una copertura approfondita dell’argomento, hanno maggiori probabilità di posizionarsi.

    Che soluzioni adottare:

    • Usa un approccio topic cluster, creando contenuti correlati che si supportano a vicenda.
    • Struttura gli articoli con sottotitoli chiari (H2, H3) e un indice iniziale.
    • Implementa dati strutturati (schema markup) per migliorare la comprensione del contenuto da parte di Google.

    Local SEO: la ricerca iper-geolocalizzata

    Le ricerche locali stanno diventando sempre più dettagliate e specifiche, grazie a Google Maps e alla ricerca vocale.

    Che soluzioni adottare:

    • Ottimizza Google My Business con informazioni aggiornate e immagini di qualità.
    • Raccogli recensioni autentiche per aumentare la fiducia degli utenti.
    • Usa parole chiave locali nei tuoi contenuti per intercettare ricerche di prossimità.

    La SEO nel 2025 richiede un approccio più raffinato e strategico, che metta al centro l’esperienza utente, la qualità dei contenuti e le nuove tecnologie. Essere aggiornati e adattare la propria strategia alle evoluzioni di Google è essenziale per mantenere una presenza digitale solida e competitiva.

    Vuoi ottimizzare il tuo sito secondo le nuove regole SEO? Prenota una consulenza gratuita con i professionisti di Orma e scopri come migliorare il tuo posizionamento su Google!

  • L’Intelligenza Artificiale di Meta arriva su WhatsApp: nuove prospettive per la messaggistica e l’assistenza virtuale

    L’Intelligenza Artificiale di Meta arriva su WhatsApp: nuove prospettive per la messaggistica e l’assistenza virtuale

    Meta sta rivoluzionando il modo in cui interagiamo con le piattaforme di messaggistica, portando la potenza dell’intelligenza artificiale direttamente all’interno di WhatsApp. Dopo aver investito massicciamente nella ricerca sull’AI, l’azienda guidata da Mark Zuckerberg sta integrando i suoi modelli linguistici avanzati in una delle app più utilizzate al mondo, aprendo la strada a un nuovo tipo di assistenza virtuale e interazione automatizzata.


    Meta AI: un assistente virtuale integrato in WhatsApp

    Il cuore di questa evoluzione è “Meta AI”, un assistente basato su LLaMA (Large Language Model Meta AI), progettato per fornire risposte rapide, intelligenti e contestuali direttamente nelle conversazioni. L’assistente è accessibile digitando semplicemente “@MetaAI” nelle chat, attivando così una conversazione con l’intelligenza artificiale.

    Meta AI può rispondere a domande, offrire suggerimenti, aiutare a pianificare eventi, scrivere messaggi o persino generare immagini grazie alle sue funzionalità multimodali. Questa integrazione lo rende uno strumento estremamente utile sia per gli utenti comuni sia per le aziende che desiderano offrire un’esperienza cliente più fluida e moderna.

    Come può questa innovazione aiutare utenti e aziende?

    Per gli utenti privati, l’integrazione di Meta AI su WhatsApp apre a un ventaglio di possibilità davvero ampio. L’assistente virtuale può diventare un alleato quotidiano per svolgere compiti semplici e complessi: dalla ricerca di informazioni su qualsiasi argomento, al supporto nello studio, dalla generazione di idee per ricette a suggerimenti per attività del tempo libero. Può anche aiutare a pianificare viaggi, creare itinerari dettagliati o fornire aggiornamenti in tempo reale, il tutto restando all’interno dell’app di messaggistica, senza la necessità di passare da una piattaforma all’altra.

    Per le aziende, le potenzialità sono ancora più rilevanti. L’intelligenza artificiale di Meta può essere sfruttata per automatizzare i processi di assistenza clienti, offrendo risposte immediate e coerenti alle domande più frequenti. Questo consente di ridurre i tempi di attesa, alleggerire il carico di lavoro per i team di supporto e garantire una customer experience più fluida e soddisfacente. Inoltre, Meta AI può essere utilizzata per attività di marketing conversazionale, supporto nelle vendite e personalizzazione delle interazioni, aprendo nuove opportunità per migliorare l’efficacia della comunicazione aziendale.

    Privacy e Sicurezza

    Meta ha dichiarato di aver implementato rigorose misure di sicurezza per garantire la protezione dei dati degli utenti. Oltre all’adozione di protocolli avanzati di crittografia, ogni interazione con Meta AI viene monitorata per assicurare il rispetto delle normative sulla privacy e per evitare usi impropri del sistema.

    Secondo quanto affermato dalla piattaforma, gli utenti vengono informati in modo chiaro e trasparente su come vengono trattati i dati scambiati durante le conversazioni con l’IA, con opzioni che permettono di controllare e limitare l’accesso alle informazioni personali. Meta intende rafforzare la fiducia degli utenti mettendo al centro la sicurezza digitale, uno degli aspetti più delicati e discussi nell’evoluzione dell’intelligenza artificiale.

    Il futuro della messaggistica intelligente

    L’integrazione dell’intelligenza artificiale su WhatsApp è solo il primo passo. Meta ha già annunciato l’intenzione di estendere le capacità di Meta AI anche su Messenger, Instagram e nelle sue piattaforme VR, consolidando così una presenza AI trasversale in tutto il suo ecosistema.

    Inoltre, grazie alla continua evoluzione dei modelli LLaMA, Meta punta a rendere l’AI sempre più personalizzata, veloce e utile nel quotidiano.

    Conclusione

    L’arrivo dell’intelligenza artificiale su WhatsApp è un segnale chiaro del futuro della comunicazione: più intelligente, assistita e integrata. Noi di Orma seguiamo con estrema attenzione le innovazioni in campo IA e LLM, consapevoli dell’impatto che esse hanno nel mondo del lavoro, del marketing della comunicazione e del customer care.

    Noi di Orma supportiamo aziende e professionisti nell’esplorare e integrare le potenzialità dell’intelligenza artificiale all’interno delle loro strategie digitali.

    Offriamo consulenze su misura, formazione specializzata e soluzioni creative per valorizzare ogni canale di comunicazione, dalla messaggistica istantanea ai social media. Che si tratti di customer care automatizzato, content marketing o miglioramento dell’esperienza utente, il nostro obiettivo è aiutarti a cogliere tutte le opportunità che l’AI oggi rende possibili.

  • TikTok Shop arriva in Italia: la rivoluzione del social commerce

    TikTok Shop arriva in Italia: la rivoluzione del social commerce

    L’arrivo di TikTok Shop in Italia segna una svolta per il settore del commercio digitale, aprendo nuove opportunità per le aziende che vogliono vendere direttamente ai propri clienti senza uscire dalla piattaforma. Ma come funziona esattamente questa novità? E quali sono le opportunità e le sfide che porta con sé? E come noi di Orma siamo pronti a sfruttarla a vantaggio dei nostri clienti?


    TikTok non è più solo una piattaforma di intrattenimento e condivisione di video brevi: oggi rappresenta un vero e proprio ecosistema digitale in continua evoluzione. Con il lancio ufficiale di TikTok Shop in Italia, il social network compie un ulteriore passo avanti nel mondo dell’e-commerce, offrendo a brand, creator e consumatori un’esperienza di acquisto completamente integrata nei contenuti.

    Cos’è TikTok Shop e come funziona

    TikTok Shop è il marketplace interno di TikTok che consente a brand e creator di vendere prodotti direttamente attraverso video, live e una vetrina dedicata. L’idea di base è semplice: trasformare la visione dei contenuti in un’esperienza di acquisto immediata e interattiva per i propri follower.

    Gli utenti possono acquistare prodotti in tre modi principali:

    1. Attraverso i video nel feed – I brand e i creator possono taggare i prodotti nei loro video. Gli utenti, cliccando sul tag, possono visualizzare le informazioni sul prodotto e acquistarlo senza uscire dall’app.
    2. Tramite il Live Shopping – Durante le dirette, i creator e i brand possono mostrare e vendere prodotti in tempo reale, con offerte esclusive e interazioni dirette con gli utenti.
    3. Nella sezione “Shop” del profilo – Le aziende possono creare una vetrina dedicata ai loro prodotti, accessibile direttamente sul loro profilo TikTok.

    A differenza di altre piattaforme di e-commerce, TikTok Shop sfrutta l’intrattenimento e la viralità per incentivare gli acquisti. Grazie al suo algoritmo avanzato, i prodotti possono raggiungere rapidamente il pubblico giusto, aumentando le probabilità di conversione.

    Perché TikTok Shop rappresenta un’opportunità per brand e creator

    Negli ultimi anni, il modo in cui i consumatori scoprono e acquistano prodotti è cambiato radicalmente. Il social commerce sta diventando sempre più rilevante, e TikTok Shop è la dimostrazione di come le piattaforme social stiano ridefinendo le strategie di vendita online.

    Quali sono, secondo noi di Orma, i principali vantaggi di TikTok Shop per aziende e creator:

    • Maggiore visibilità per i brand – Grazie alla natura virale dei contenuti su TikTok, anche le piccole aziende possono ottenere grande esposizione con i giusti contenuti dando loro possibilità di crescere.
    • Un’esperienza di acquisto fluida – Il processo d’acquisto è immediato e senza interruzioni: gli utenti non devono uscire dall’app per completare un ordine, uno step in più che spesso ferma l’acquisto del prodotto.
    • Opportunità di guadagno per i creator – I creator possono monetizzare i loro contenuti attraverso collaborazioni con i brand e il sistema di affiliazione, guadagnando una percentuale sulle vendite generate.
    • Live shopping e interazione diretta – Le vendite in diretta permettono di coinvolgere il pubblico in modo autentico, rispondendo a domande in tempo reale e creando un senso di urgenza nell’acquisto.
    • Target altamente profilato – L’algoritmo di TikTok permette ai brand di raggiungere il pubblico giusto, aumentando il tasso di conversione.

    TikTok Shop cambierà davvero il mercato dell’e-commerce?

    Se guardiamo al successo di TikTok Shop in altri paesi come il Regno Unito e gli Stati Uniti, non possiamo che prevedere che il suo impatto in Italia sarà altrettanto significativo. Il mercato del social commerce, infatti, è in forte espansione e si stima che entro il 2026 rappresenterà oltre il 20% del totale delle vendite online a livello globale.

    Tuttavia, ci sono anche delle sfide da considerare. Molti utenti italiani sono ancora abituati a piattaforme di e-commerce tradizionali e potrebbero impiegare del tempo per adattarsi a questo nuovo modo di acquistare. Inoltre, il successo delle vendite dipenderà molto dalla qualità dei contenuti e dalla capacità dei brand di coinvolgere il pubblico.

    Noi di Orma ti aiutiamo a sfruttare al massimo TikTok Shop

    TikTok Shop è una straordinaria opportunità per le aziende che vogliono espandere la loro presenza digitale e aumentare le vendite sfruttando il potere dell’intrattenimento. Ma per ottenere risultati concreti, è fondamentale una strategia ben studiata.

    Noi di Orma Strategie Digitali siamo specializzati nella gestione di canali TikTok, TikTok Ads e TikTok Shop. Offriamo servizi personalizzati per aiutarti a creare contenuti efficaci, ottimizzare le campagne e gestire e far crescere il tuo TikTok Shop.

    Se vuoi portare il tuo brand su TikTok e trasformare i tuoi contenuti in vendite, contattaci per una consulenza gratuita.

    È il momento di sfruttare al massimo il potenziale del social commerce!

  • ChatGPT: la rivoluzione creativa

    OpenAI ha recentemente annunciato un’importante evoluzione del suo modello di punta: GPT-4o ora include la generazione di immagini direttamente integrata nella chat. Noi di Orma Strategie Digitali abbiamo esplorato in profondità questa innovazione tecnologica e vogliamo condividere con te tutti i dettagli su come questa novità può rivoluzionare il tuo approccio creativo e digitale.


    GPT-4o: Cosa cambia veramente?

    Generazione di immagini direttamente nella conversazione

    GPT-4o introduce la possibilità di generare immagini dettagliate e precise direttamente dalla chat, semplicemente digitando un prompt. L’IA utilizza il contesto della conversazione per creare immagini coerenti con le richieste dell’utente, senza bisogno di software esterni o strumenti aggiuntivi.

    Precisione e coerenza superiori

    Rispetto ai modelli precedenti, GPT-4o riesce a seguire istruzioni dettagliate con maggiore precisione. È in grado di gestire fino a 10-20 oggetti diversi in una singola immagine, garantendo una coerenza visiva mai vista prima nei modelli generativi precedenti.

    Fotorealismo e adattabilità stilistica

    GPT-4o offre un elevato grado di fotorealismo e la capacità di adattarsi a diversi stili artistici. Questo permette agli utenti di esplorare un’ampia gamma di possibilità creative, dalla grafica per social media alle illustrazioni per presentazioni.

    Esempi pratici della nuova funzionalità

    Prompt: A wide image taken with a phone of a glass whiteboard, in a room overlooking the Bay Bridge. The field of view shows a woman writing, sporting a tshirt wiith a large OpenAI logo. The handwriting looks natural and a bit messy, and we see the photographer’s reflection.
    Fonte: ChatGPT
    Prompt 2: selfie view of the photographer, as she turns around to high five him
    Prompt: Create a photorealistic image of two witches in their 20s (one ash balayage, one with long wavy auburn hair) reading a street sign.
    Prompt: A candid paparazzi-style photo of Karl Marx hurriedly walking through the parking lot of the Mall of America, glancing over his shoulder with a startled expression as he tries to avoid being photographed. He’s clutching multiple glossy shopping bags filled with luxury goods. His coat flutters behind him in the wind, and one of the bags is swinging as if he’s mid-stride. Blurred background with cars and a glowing mall entrance to emphasize motion. Flash glare from the camera partially overexposes the image, giving it a chaotic, tabloid feel.

    Dal momento che GPT-4o supporta nativamente la generazione di immagini, è possibile migliorarle e modificarle semplicemente interagendo con l’IA in modo naturale. Grazie alla capacità di elaborare sia testo che immagini all’interno della conversazione, il modello mantiene una coerenza visiva costante. Ad esempio, se stiamo creando un personaggio per un videogioco, il suo design resterà uniforme anche mentre apportiamo modifiche oppure sperimentiamo nuove varianti.

    Prompt: Give this cat a detective hat and a monocle

    Prompt: turn this into a triple A video games made with a 4k game engine and add some User interface as overlay from a mystery RPG where we can see a health bar and a minimap at the top as well as spells at the bottom with consistent and iconography.

    Prompt: update to a landscape image 16:9 ratio, add more spells in the UI, and unzoom the visual so that we see the cat in a third person view walking through a steampunk manhattan creating beautiful contrast and lighting like in the best triple A game, with cool-toned colors

    La generazione di immagini di GPT-4o segue istruzioni dettagliate con grande attenzione ai particolari. Mentre altri sistemi faticano a gestire circa 5-8 oggetti, GPT-4o è in grado di gestirne fino a 10-20 diversi. Il legame più stretto tra gli oggetti, le loro caratteristiche e le relazioni permette un maggiore controllo sul risultato.

    Prompt: A square image containing a 4 row by 4 column grid containing 16 objects on a white background. Go from left to right, top to bottom. Here’s the list:
    1. a blue star
    2. red triangle, ecc…

    Limitazioni e sicurezza

    GPT-4o presenta alcune limitazioni, come tempi leggermente superiori nella generazione delle immagini e occasionali difficoltà nella gestione delle immagini di grandi dimensioni. OpenAI ha però implementato robuste misure di sicurezza per garantire che la tecnologia sia utilizzata in modo responsabile, prevenendo la generazione di contenuti inappropriati o dannosi.

    Disponibilità della nuova funzione

    Attualmente, la generazione di immagini con GPT-4o è disponibile per tutti gli utenti ChatGPT nei piani Plus, Pro, Team e Free. L’accesso sarà presto esteso agli utenti Enterprise ed Edu, oltre che agli sviluppatori attraverso API dedicate.

    Conclusione: il futuro della creatività richiede visione

    Con strumenti come GPT-4o, stiamo entrando in una nuova era dove immaginazione e tecnologia si fondono in tempo reale. Le competenze richieste ai creativi stanno cambiando: non basta più saper realizzare, bisogna saper immaginare oltre. Chi saprà guidare l’IA con visione, chi sarà capace di pensare in maniera fluida tra testo, immagine, suono e interazione, sarà il professionista del futuro. In questo scenario, l’intelligenza artificiale non sostituisce la creatività umana: la amplifica.

    Noi di Orma Strategie Digitali crediamo in un approccio tecno-umanista, dove l’innovazione è al servizio dell’intuizione. Se vuoi scoprire come portare la tua comunicazione al livello successivo, siamo qui per immaginarlo insieme a te.

  • Social Media e inclusività: come creare contenuti per tutti

    Social Media e inclusività: come creare contenuti per tutti

    L’inclusività è un tema sempre più centrale nel mondo dei social media. In un contesto globale in cui le piattaforme digitali raggiungono miliardi di persone con esperienze, culture e abilità diverse, è fondamentale che i brand si impegnino a creare contenuti che rispettino e celebrino questa diversità. I contenuti inclusivi, infatti, non solo rafforzano la reputazione di un marchio, ma possono anche generare un impatto positivo e duraturo nella società stessa.

    In questo articolo, esploreremo insieme per quale motivo l’inclusività è considerata un elemento cruciale e come integrarla nelle strategie di contenuto e quali strumenti utilizzare per garantire un approccio davvero inclusivo.

    Perché l’inclusività è cruciale sui social media

    I social media non sono solo uno strumento di comunicazione, ma un mezzo per costruire connessioni autentiche. Noi di Orma cerchiamo di sfruttare appieno la loro capacità di creare creare queste connessioni, relazioni, partendo dall’elemento fondamentale dell’inclusione. La scelta di adottare un approccio inclusivo nei contenuti social, infatti, può portare numerosi benefici, tra cui citiamo:

    • Aumento dell’engagement: gli utenti si sentono più coinvolti e rappresentati quando vedono contenuti che rispecchiano la loro identità e i loro valori.
    • Rafforzamento della fiducia nel brand: un brand che comunica inclusività trasmette empatia, autenticità e responsabilità sociale.
    • Ampliamento del pubblico: creare contenuti accessibili e inclusivi permette di raggiungere nuove fasce di pubblico, spesso trascurate.
    • Posizionamento competitivo: l’inclusività è ormai un valore riconosciuto e apprezzato ovunque, proprio per questo motivo i brand che lo abbracciano si distinguono in un mercato sempre più affollato.

    Come creare contenuti inclusivi

    Ma la domanda adesso è una: come si fa a creare contenuti che siano inclusivi per tutti?
    Ovviamente, la realizzazione di contenuti inclusivi richiede attenzione ai dettagli, empatia e una comprensione profonda del tuo pubblico – sia quello che già possiedi, che quello che atterrerà sulla tua pagina nel futuro.
    Quindi, come fare? Abbiamo elencato per voi alcune pratiche chiave per iniziare:

    • Usa un linguaggio inclusivo e neutrale: adotta termini che abbracciano tutte le identità di genere, come “tutt*” o “persone” al posto di espressioni più tradizionali e potenzialmente esclusive.
    • Diversifica i contenuti visivi: scegli immagini e video che rappresentino persone di diverse etnie, età, orientamenti sessuali, abilità fisiche e corporature. Questa varietà aiuta a comunicare che il tuo brand si rivolge a tutti.
    • Rendi i tuoi contenuti accessibili: aggiungi sottotitoli ai video, descrizioni alternative (alt text) per le immagini e assicurati che i tuoi contenuti siano leggibili da tecnologie assistive come gli screen reader.
    • Evita stereotipi e appropriazione culturale: usa simboli, tradizioni o elementi culturali in modo rispettoso e autentico, evitando rappresentazioni superficiali o insensibili.

    Strumenti e risorse per garantire inclusività

    Esistono degli strumenti che aiutano a creare contenuti inclusivi? Assolutamente sì, questi strumenti ti affiancano nell’ideazione di contenuti inclusivi e accessibili a tutti gli utenti.

    • Grammarly: offre suggerimenti per migliorare il linguaggio e adottare un tono più inclusivo.
    • Piattaforme di stock inclusive: siti come “Diversity Photos” o “TONL” offrono immagini che rappresentano diverse culture e comunità.
    • Wave Accessibility Tool: uno strumento per verificare se i tuoi contenuti web sono accessibili a tutti.
    • Canva: offre template personalizzabili che facilitano la creazione di contenuti visivi inclusivi e accessibili.

    Misurare l’impatto dei tuoi contenuti inclusivi

    Quando si parla di inclusività, non ci si riferisce solo a una strategia da adottare, in quanto si tratta di un impegno continuo da monitorare e migliorare constantemente. Ci sono, quindi, diversi modi per poter valutare l’impatto dei tuoi contenuti inclusivi e dei tuoi sforzi per l’inclusione di un pubblico più ampio e variegato:

    • Engagement rate: analizza le interazioni sui contenuti inclusivi rispetto ad altri post per capire cosa funziona meglio.
    • Feedback diretto: incoraggia il tuo pubblico a condividere opinioni sui tuoi contenuti e suggerire miglioramenti.
    • Monitoraggio delle conversazioni: utilizza strumenti di social listening per valutare come il tuo brand viene percepito online.
    • Benchmarking: confronta le tue performance con quelle di altri brand per identificare nuove opportunità e miglioramenti.

    Conclusione

    In conclusione, creare contenuti inclusivi non è solo una scelta etica, ma anche una strategia vincente per costruire relazioni autentiche e durature con il pubblico. Investire nell’inclusività, infatti, consente ai brand di essere più rilevanti, accessibili e apprezzati in un mondo sempre più connesso e diversificato. Inoltre, questo importante elemento, rappresenta un’opportunità per influenzare positivamente la società e promuovere un messaggio di unità e rispetto verso tutti. La sua inclusione (ripetizione voluta 😉 ), infatti, consente di utilizzate al meglio i social media per creare una realtà più accessibile e inclusiva sotto tutti i punti di vista.

    Come adottare, quindi, questo approccio?
    Noi di Orma abbiamo una strategia che struttura la comunicazione in modo inclusivo e accessibile: scopri di cosa si tratta contattandoci.

  • McFIT rivoluziona il fitness digitale con la prima AI Ambassador in Italia

    McFIT rivoluziona il fitness digitale con la prima AI Ambassador in Italia

    Nel panorama sempre più competitivo del fitness, l’innovazione digitale è diventata un fattore chiave per il successo dei brand. McFIT, uno dei giganti del settore, ha deciso di spingersi oltre i confini tradizionali introducendo la sua prima brand ambassador virtuale: Zoe De Biasi, un’intelligenza artificiale pensata per coinvolgere, ispirare e connettersi con la community degli amanti del fitness in modo totalmente nuovo.

    Chi è Zoe De Biasi?

    Zoe De Biasi non è una semplice influencer, ma un personaggio virtuale progettato per incarnare i valori del brand e interagire con gli utenti in modo autentico e coinvolgente. Secondo la narrativa creata attorno a lei, Zoe è una giovane di 24 anni, studentessa di Scienze Motorie originaria di Torino, ma spesso presente a Milano per motivi di studio. Il suo stile dinamico e il suo atteggiamento energico la rendono il volto perfetto per rappresentare un concetto di fitness moderno, accessibile e tecnologicamente avanzato.

    McFIT l’ha presentata ufficialmente sui suoi canali social come la nuova ambassador, scatenando immediatamente un grande dibattito online.

    Il ruolo di Zoe nella strategia di marketing di McFIT

    L’introduzione di una brand ambassador AI da parte di McFit non è solo una scelta estetica, ma un vero e proprio cambio di paradigma nella comunicazione digitale dei grandi brand e non solo. Zoe De Biasi, infatti, si inserisce in una strategia omnicanale in cui intelligenza artificiale, social media e community management si fondono per creare una customer experience più interattiva.

    Le capacità di interazione implementate in questa AI, infatti, le permettono di rapportarsi con gli utenti sotto diversi punti di vista:

    • Motiva gli utenti con contenuti personalizzati su Instagram e altre piattaforme social;
    • Condivide consigli su allenamenti, mindset e benessere, basati sulle esigenze della community;
    • Sostiene il concetto di fitness inclusivo e accessibile, promuovendo uno stile di vita attivo per tutti;
    • Interagisce direttamente con gli utenti attraverso formati innovativi come Q&A, video interattivi e chatbot integrati.

    In questo senso, Zoe non è un semplice avatar, ma un assistente digitale in grado di offrire valore concreto agli iscritti McFIT, grazie a una comunicazione basata sull’engagement e sulla personalizzazione.

    Reazioni controverse, tra entusiasmo e scetticismo

    L’annuncio di Zoe De Biasi da parte di McFit, avvenuto lo scorso 11 marzo, tramite un post collab su instagram, ha diviso il pubblico. Da un lato, molti utenti hanno accolto con entusiasmo la novità, vedendola come un segnale del futuro del digital marketing e un’innovazione nel mondo del fitness. Alcuni hanno sottolineato l’originalità dell’idea e il potenziale di una brand ambassador che può interagire senza limiti di tempo, offrendo sempre contenuti aggiornati e mirati: citiamo proprio un commento di un utente che scrive Come sempre AVANTI ANNI LUCE.

    Dall’altro, però, non sono mancate le critiche. Molti utenti hanno espresso perplessità sulla scelta di McFIT di affidarsi a un’intelligenza artificiale invece che a un ambassador umano reale. Alcuni lamentano la perdita dell’autenticità e del valore dell’esperienza umana nel fitness, sostenendo che l’interazione con un’AI non potrà mai sostituire quella con un vero personal trainer o un vero atleta.

    Uno dei punti più critici sollevati dagli utenti riguarda l’autenticità del messaggio che un brand come McFIT dovrebbe trasmettere. Un fitness club promuove uno stile di vita sano, basato su alimentazione equilibrata, allenamento costante e miglioramento fisico reale. Come può un’intelligenza artificiale rappresentare credibilmente questi valori se, in realtà, non mangia, non si allena e non ha un corpo soggetto agli stessi sforzi e cambiamenti di una persona reale? Questo interrogativo ha generato perplessità e un senso di distacco da parte di alcuni utenti, che vedono in Zoe De Biasi una figura priva di esperienze autentiche. Se il fitness è fatto di fatica, crescita e trasformazione, può davvero un’AI – che non sperimenta nulla di tutto questo – ispirare e motivare chi cerca un cambiamento nel proprio corpo e nella propria vita? Per molti, la risposta è negativa, alimentando il dibattito su quanto i brand possano spingersi nell’uso della tecnologia senza perdere la connessione con la realtà e con le persone.

    McFIT, dal canto suo, ha risposto alle critiche affermando che Zoe non è un sostituto, ma un complemento all’esperienza fitness, con l’obiettivo di ampliare la comunicazione del brand e rendere più dinamica l’interazione con la community.

    Perché un’AI Ambassador?

    Il fitness digitale è in continua evoluzione, e il successo di brand come McFIT dipende sempre più dalla loro capacità di adottare tecnologie emergenti per migliorare la customer experience. Le AI Ambassador rappresentano il futuro del marketing conversazionale, creando un ponte tra il marchio e il pubblico attraverso un dialogo costante e immersivo.

    Le intelligenze artificiali generative stanno trasformando il modo in cui i brand interagiscono con i loro clienti: basti pensare a come il mondo del fashion e del beauty abbia già adottato virtual influencer per creare esperienze di shopping personalizzate. Con Zoe, McFIT si posiziona come pioniere nel settore fitness, integrando AI e contenuti digitali per rafforzare il brand e migliorare il coinvolgimento degli utenti.

    L’impatto sul futuro del Digital Branding

    L’introduzione di Zoe De Biasi segna l’inizio di una nuova era per il fitness digitale. Questa mossa non solo ridefinisce le strategie di content marketing e brand identity, ma apre la strada a nuove modalità di interazione tra brand, community e intelligenza artificiale.

    McFIT dimostra che la tecnologia non è solo un supporto, ma un vero e proprio driver strategico per creare esperienze di fitness più coinvolgenti, accessibili e su misura per gli utenti. E con un personaggio come Zoe, il marchio riesce a umanizzare il digitale, trasformando un’intelligenza artificiale in un’icona con cui gli utenti possono relazionarsi.

    Sarà interessante vedere come evolverà questa strategia e se altre aziende nel settore fitness seguiranno l’esempio di McFIT. Una cosa è certa: il futuro del digital branding passa sempre di più attraverso l’AI, la personalizzazione e l’interazione diretta con il pubblico.

    Cosa ne pensiamo noi di Orma?

    Da Orma, osserviamo con interesse l’evoluzione dei virtual influencer come Zoe De Biasi. Non si tratta di un’idea del tutto nuova: figure digitali create ad hoc esistono già da tempo nel mondo del marketing e dell’intrattenimento. L’AI, in questo caso, è solo la tecnica con cui viene realizzata, ma la vera sfida non è la tecnologia in sé, bensì il modo in cui verrà percepita dal pubblico.

    Sarà interessante vedere se i follower riusciranno a stabilire un legame autentico con una figura interamente virtuale. Con una soglia di attenzione sempre più bassa, potremmo trovarci in un’era in cui l’intelligenza artificiale diventa parte integrante della comunicazione senza che l’utente percepisca la differenza. Se il pubblico accetta la sua presenza e ne riconosce il valore, allora l’uso di ambassador digitali potrebbe diventare un’opportunità concreta per i brand.

    E noi di Orma? Siamo pronti a offrire questo servizio ai nostri clienti già da subito. Se vuoi esplorare il potenziale dei virtual influencer per la tua strategia di marketing, contattaci e scopri come possiamo portare il tuo brand nel futuro!

  • TikTok come motore di ricerca: la nuova frontiera della ricerca online

    TikTok come motore di ricerca: la nuova frontiera della ricerca online

    Negli ultimi anni, TikTok ha rivoluzionato il modo in cui le persone scoprono contenuti, prodotti e informazioni. Da semplice piattaforma di intrattenimento, si è trasformato in un vero e proprio motore di ricerca, soprattutto tra le nuove generazioni. Ma come funziona esattamente questa evoluzione e come le aziende possono sfruttarla a loro vantaggio?


    TikTok e il “Perfect Timing”

    Facciamo un piccolo passo indietro: TikTok è esploso con un tempismo perfetto. Dopo la chiusura di Vine da parte di Twitter, il mercato dei video brevi sembrava aver perso il suo punto di riferimento. Tuttavia, TikTok ha saputo riempire quel vuoto, offrendo un’esperienza ancora più immersiva e coinvolgente.

    Lanciata inizialmente come Douyin in Cina nel 2016 e successivamente come TikTok a livello globale nel 2018, l’app ha iniziato a guadagnare popolarità rapidamente. Il vero boom, però, è arrivato nel 2020, durante la pandemia. Con milioni di persone costrette a restare chiuse in casa, alla ricerca di nuovi modi per intrattenersi e connettersi, TikTok è diventato il punto di riferimento per la creatività digitale. Challenge virali, trend musicali e contenuti originali hanno permesso alla piattaforma di crescere esponenzialmente, trasformandola in uno dei social più influenti del momento.

    L’app non solo ha rivoluzionato il modo in cui consumiamo contenuti, ma ha anche aperto le porte a una nuova era del marketing digitale, dell’intrattenimento e persino della ricerca di informazioni.

    Perché TikTok sta sostituendo Google tra i giovani?

    Secondo diverse ricerche, una percentuale crescente di utenti della Gen Z utilizza TikTok per cercare informazioni, invece di affidarsi a Google. I motivi di questa tendenza includono:

    • Risposte rapide e visive: i video offrono contenuti immediati e facili da assimilare rispetto ai testi lunghi.
    • Esperienze autentiche: le recensioni, i consigli e le guide sono spesso realizzati da persone reali, aumentando la fiducia degli utenti.
    • Personalizzazione dell’algoritmo: TikTok suggerisce contenuti altamente pertinenti in base alle preferenze e alle interazioni dell’utente.
    • Trend e contenuti virali: le ricerche su TikTok permettono di scoprire argomenti di tendenza in tempo reale.

    Come funziona la ricerca su TikTok

    TikTok utilizza un sistema di ricerca interno molto simile ai tradizionali motori di ricerca, ma ottimizzato per il formato video. Ecco come gli utenti lo sfruttano:

    1. Ricerca per parole chiave

    Gli utenti digitano nella barra di ricerca termini come “ricetta pasta veloce” o “migliori scarpe running 2024”. I risultati mostrano una serie di video pertinenti, spesso più coinvolgenti di un semplice articolo testuale.

    2. Hashtag come strumenti di indicizzazione

    Gli hashtag su TikTok funzionano come categorie tematiche, aiutando gli utenti a trovare video su argomenti specifici, come #traveltips, #skincare, #digitalmarketing. Questo sistema viene utilizzato anche su Instagram.

    3. Ricerca per Audio e Trend

    Molti utenti scoprono informazioni tramite suoni e canzoni virali, collegati a contenuti specifici. Ad esempio, una challenge musicale potrebbe essere associata a consigli su un determinato settore.

    4. Interazione con i commenti

    Spesso gli utenti pongono domande sotto i video, ricevendo risposte direttamente dai creator o da altri utenti, trasformando TikTok in una piattaforma interattiva di condivisione delle conoscenze.

    Come le aziende possono ottimizzare la presenza su TikTok

    Per le imprese e i creator, TikTok come motore di ricerca offre enormi opportunità di visibilità. Ecco alcune strategie per sfruttarlo al meglio:

    1. Ottimizzazione delle parole chiave nei video

    Includere parole chiave nei titoli, nelle descrizioni e nei sottotitoli aiuta TikTok a categorizzare meglio i contenuti e renderli più facilmente trovabili dagli utenti.

    2. Uso strategico degli hashtag

    Utilizzare hashtag pertinenti e di tendenza aumenta la visibilità del contenuto nelle ricerche.

    3. Creazione di contenuti educativi e informativi

    Video con guide passo-passo, consigli pratici e tutorial hanno alte probabilità di essere cercati dagli utenti, aumentando l’engagement.

    4. Sfruttare le domande frequenti

    Monitorare le domande degli utenti nei commenti e creare contenuti che rispondano a queste esigenze specifiche può migliorare la rilevanza nei risultati di ricerca.

    5. Collaborazioni con creator influencer

    La figura dell’influencer ha una grande influenza sui trend di TikTok. Collaborare con loro permette di aumentare la visibilità e l’autorevolezza di un brand.

    Conclusione

    TikTok non è solo una piattaforma di intrattenimento, ma sta diventando un punto di riferimento per la ricerca di informazioni. Le aziende che comprendono questa evoluzione e adottano strategie mirate possono ottenere un vantaggio competitivo, raggiungendo un pubblico sempre più propenso a informarsi attraverso video brevi e coinvolgenti.

    Se vuoi ottimizzare la tua strategia di marketing su TikTok, contattaci per una consulenza personalizzata!

  • Come usare LinkedIn senza essere cringe

    Come usare LinkedIn senza essere cringe

    LinkedIn è diventato uno strumento essenziale per i creativi che desiderano promuovere il proprio lavoro, costruire connessioni e far crescere la propria carriera. Tuttavia, molti creativi si sentono a disagio su LinkedIn, percependola come una piattaforma troppo formale, piena di auto-promozione aggressiva e cliché del mondo aziendale.

    Come si fa a usare LinkedIn in modo efficace senza essere cringe?

    La chiave sta nell’essere autentici, fornire valore e costruire relazioni genuine. Ecco alcuni consigli pratici da parte di creativi che hanno successo su LinkedIn:

    1. Abbracciare la positività

    A differenza di altre piattaforme social, LinkedIn è caratterizzata da un’atmosfera generalmente positiva e incoraggiante. Non abbiate paura di condividere i vostri successi, le vostre esperienze e le vostre intuizioni. Ricordate che siete in un ambiente professionale dove le persone sono interessate a imparare e a crescere.

    2. Capire che è tutto incentrato sul lavoro

    LinkedIn è una piattaforma professionale, quindi concentrate i vostri contenuti sul lavoro e sulla carriera. Non pubblicate foto delle vostre vacanze o dei vostri animali domestici, a meno che non siano in qualche modo rilevanti per la vostra attività professionale.

    3. Iniziare a pubblicare e commentare

    Per avere successo su LinkedIn, dovete essere attivi e partecipativi. Pubblicate regolarmente aggiornamenti sul vostro lavoro, condividete le vostre riflessioni sul settore e commentate i post di altri. Non siate timidi nel contattare persone che ammirate o aziende per cui vorreste lavorare.

    4. Non siate timidi

    Anche se è importante evitare l’auto-promozione aggressiva, non dovete aver paura di parlare dei vostri successi e delle vostre competenze. Ricordate che state cercando di costruire una carriera e che LinkedIn è il luogo ideale per mostrare il vostro valore.

    5. Curare la propria community con attenzione

    LinkedIn è piena di contenuti, quindi è importante curare il proprio feed e seguire solo persone e aziende che vi interessano veramente. Eliminate i contatti irrilevanti e concentratevi sulla costruzione di relazioni con persone che possono aiutarvi a raggiungere i vostri obiettivi professionali.

    6. Evitare i cliché di LinkedIn

    LinkedIn è piena di frasi fatte e gergo aziendale che possono farvi sembrare poco autentici. Usate un linguaggio semplice e diretto, e raccontate le vostre storie in modo naturale. Evitate le frasi troppo pompose e concentratevi sulla comunicazione sincera.

    7. Utilizzare lo spazio per il titolo professionale

    Il vostro titolo professionale è una delle prime cose che le persone vedono sul vostro profilo. Assicuratevi che sia chiaro, conciso e che descriva accuratamente chi siete e cosa fate.

    8. Farsi aiutare da qualcuno

    Se non avete tempo o voglia di gestire il vostro profilo LinkedIn, potete farvi aiutare da un professionista. Un esperto di marketing o un social media manager può aiutarvi a creare contenuti accattivanti, a gestire la vostra rete di contatti e a promuovere il vostro lavoro in modo efficace. (Noi di Orma facciamo proprio questo!)

    Conclusione

    LinkedIn può essere uno strumento potente per i creativi che desiderano far crescere la propria carriera, ma è importante usarlo nel modo giusto. Essere autentici, fornire valore e costruire relazioni genuine sono le chiavi del successo su LinkedIn. Non abbiate paura di mostrarvi, di parlare del vostro lavoro e di connettervi con altre persone del vostro settore.

    Ricordate, LinkedIn non deve essere un’esperienza imbarazzante. Con un po’ di impegno e di autenticità, potete trasformare questa piattaforma in un potente strumento per il vostro successo professionale.

  • Il potere degli algoritmi: come sfruttarli al meglio per aumentare la visibilità

    Il potere degli algoritmi: come sfruttarli al meglio per aumentare la visibilità

    Gli algoritmi sono il cuore pulsante delle piattaforme social. Comprendere come funzionano è cruciale per sfruttarli a proprio vantaggio e migliorare la visibilità dei contenuti. Ogni social network utilizza un sistema algoritmico diverso: li scopriremo in questo articolo.


    Cos’è un algoritmo?

    Un algoritmo è una sequenza di istruzioni o operazioni logiche definite in modo chiaro, che permettono di risolvere un problema o eseguire un compito specifico.

    Nel caso specifico degli algoritmi social, essi sono sistemi automatizzati che determinano quali contenuti mostrare agli utenti in base a una serie di parametri. Questi algoritmi, quali specifici sistemi di calcolo, sono implementati dalle piattaforme come Facebook, Instagram, LinkedIn, TikTok e YouTube per determinare, per l’appunto, quali contenuti mostrare agli utenti e in quale ordine. Il loro obiettivo è ottimizzare l’esperienza utente, mantenendo le persone attive sulle piattaforme e massimizzando il loro coinvolgimento.

    Le principali piattaforme social utilizzano specifici algoritmi:

    • Facebook e Instagram (Meta): premiano i contenuti che generano interazioni autentiche (commenti, condivisioni, reazioni).
    • TikTok: il suo algoritmo si basa su watch time, engagement e interessi dell’utente.
    • LinkedIn: favorisce i contenuti che stimolano conversazioni e interazioni tra professionisti.
    • YouTube: premia i video con un alto tempo di visualizzazione e con una forte retention rate.

    Andando nello specifico delle singole piattaforme


    Instagram

    Instagram utilizza più algoritmi per personalizzare il feed, le storie, i Reels e la sezione Esplora.
    Feed e Storie danno priorità ai contenuti degli account con cui l’utente interagisce di più. L’algoritmo considera:

    • Relazione tra utenti → Più si interagisce con una persona (like, commenti, DM), più si vedranno i suoi post.
    • Interesse → Se si interagisce spesso con un tipo di contenuto (es. fitness, cucina, tecnologia), Instagram mostrerà post simili.
    • Tempistica → I post recenti hanno più probabilità di apparire rispetto a quelli più vecchi.
    • Tempo di permanenza → Più tempo si passa su un post, più Instagram lo considera rilevante.

    I Reels sono spinti dall’algoritmo in base a:

    • Interazioni precedenti → Se si guardano spesso video di una certa categoria, i reel appartenenti alla stessa saranno quelli più mostrati.
    • Durata della visualizzazione → I video guardati fino alla fine hanno più probabilità di essere mostrati.
    • Trend e musica → I contenuti che usano suoni virali vengono promossi di più.
    • Engagement → Like, condivisioni e commenti aumentano la visibilità.

    La sezione Esplora propone contenuti basati sugli interessi dell’utente e sulle sue interazioni passate. Per questo motivo, Instagram analizza:

    • Post con alto engagement generale
    • Interessi dell’utente in base ai like e ai salvataggi
    • Nuove tendenze e contenuti emergenti

    Facebook

    L’algoritmo di Facebook, invece, si basa su un sistema chiamato “Ranking dei contenuti” e favorisce le interazioni personali.
    Facebook, infatti, assegna un punteggio ai contenuti e decide quali mostrare in base a:

    • Chi ha pubblicato il post → Contenuti di amici e familiari hanno la priorità.
    • Tipo di contenuto → I video e i post che generano discussioni sono più visibili.
    • Interazioni precedenti → Se si è soliti commentare i post di uno specifico profilo o una pagina, quelli saranno i più mostrati.
    • Engagement (tempo reale) → Più un post riceve interazioni nei primi minuti, più viene mostrato.

    TikTok

    Questa piattaforma ha uno degli algoritmi più potenti e imprevedibili, “capace” di rendere i video/reel virali. Esso è basato su:

    • Watch time → Più tempo un utente guarda un video, più sarà promosso.
    • Ripetizioni → Se un video viene visto più volte dallo stesso utente, ha più possibilità di diventare virale.
    • Interazioni → Like, commenti e condivisioni influenzano la visibilità.
    • Suoni e trend → I video con audio virali hanno una maggiore spinta.
    • Hashtag e descrizioni → Devono essere pertinenti al contenuto e ai trend del momento.

    Linkedin

    LinkedIn usa un algoritmo che premia i contenuti di valore e le discussioni professionali. Come?

    • Engagement immediato → I post che ricevono like e commenti nei primi 90 minuti hanno più probabilità di diventare virali.
    • Tipologia di contenuto → Post testuali con storytelling performano meglio dei semplici link esterni.
    • Qualità della rete → Se un utente con un grande network interagisce con il tuo post, il contenuto sarà mostrato a più persone.
    • Interazioni dirette → Rispondere ai commenti aumenta la portata del post.

    Youtube

    YouTube, infine, premia i video che mantengono gli utenti sulla piattaforma il più a lungo possibile. I fattori chiave del suo algoritmo sono:

    • Watch time → I video guardati per intero vengono promossi.
    • CTR (Click-Through Rate) → Se un video ha una miniatura accattivante e viene cliccato spesso, sarà mostrato di più.
    • Interazioni → Like, commenti e condivisioni aiutano la diffusione del video.
    • Sessione di visualizzazione → Se un utente guarda più video di un canale, YouTube promuoverà quel canale.

    Fattori che influenzano gli algoritmi

    Ogni social network utilizza il proprio algoritmo, ma in generale essi operano analizzando diversi fattori chiave:

    1. Engagement (coinvolgimento)
      Like, commenti, condivisioni e salvataggi sono segnali che indicano all’algoritmo che un contenuto è interessante. Più interazioni ottiene un post, più probabilità ha di essere mostrato a un pubblico più ampio.
    2. Interessi dell’utente
      Gli algoritmi analizzano i comportamenti passati dell’utente per mostrare contenuti in linea con le sue preferenze. Se una persona interagisce spesso con contenuti di un determinato tipo, l’algoritmo tenderà a proporre contenuti simili.
    3. Tipologia di contenuto
      I formati dei post influenzano la visibilità: ad esempio, su Instagram i Reels vengono privilegiati rispetto alle immagini statiche perché generano più tempo di permanenza sulla piattaforma.
    4. Relazioni tra utenti
      I post di amici, familiari o persone con cui si interagisce frequentemente tendono a comparire di più nel feed rispetto a quelli di pagine o profili meno seguiti.
    5. Tempo di pubblicazione
      I contenuti recenti hanno generalmente più possibilità di essere mostrati, soprattutto su piattaforme come Twitter/X e TikTok, che premiano la freschezza delle informazioni.
    6. Tempo di permanenza
      Più tempo un utente trascorre su un post (leggendolo, guardando un video, sfogliando un carosello), più l’algoritmo lo considera interessante e lo spinge a un pubblico più ampio.

    Strategie per dominarli

    Per sfruttare al meglio gli algoritmi social e aumentare la visibilità dei contenuti pubblicati, è necessario adottare alcune strategie chiave:

    • Studia i trend: rimani aggiornato sui cambiamenti degli algoritmi e sulle tendenze emergenti per adattare la tua strategia.
    • Crea contenuti di qualità: punta su post che generino valore, emozione o intrattenimento.
    • Incoraggia l’interazione: fai domande, utilizza call-to-action efficaci e rispondi ai commenti per stimolare conversazioni.
    • Ottimizza la pubblicazione: analizza i dati per individuare i migliori orari in cui il tuo pubblico è più attivo.
    • Utilizza hashtag strategici: su piattaforme come Instagram e TikTok, scegliere gli hashtag giusti può fare la differenza in termini di visibilità.

    Strumenti utili per monitorare gli algoritmi

    Per adattare la tua strategia ai cambiamenti degli algoritmi, è fondamentale monitorare le performance dei tuoi contenuti. Alcuni strumenti utili includono:

    • Hootsuite: per programmare e analizzare i post sulle principali piattaforme.
    • Later: ottimo per ottimizzare la pubblicazione su Instagram e TikTok.
    • Google Analytics: per monitorare il traffico generato dai social verso il tuo sito web.
    • Meta Business Suite: per analizzare le performance di Facebook e Instagram in dettaglio.
    • Social Blade: perfetto per tracciare la crescita degli account su YouTube, Instagram e TikTok.

    Conclusione

    Comprendere il funzionamento degli algoritmi social è essenziale per massimizzare la visibilità e l’engagement dei contenuti. Adottando strategie mirate e utilizzando strumenti di monitoraggio, è possibile sfruttare le dinamiche algoritmiche a proprio favore. La chiave del successo è creare contenuti autentici e di valore che risuonino con il pubblico.